
Lo switch off definitivo allo Spid è in dirittura d’arrivo. Un nuovo passo nel processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione nell’ottica della semplificazione del rapporto dei cittadini attraverso un unico sistema identificativo: SPID, CIE e CNS. Ne dà notizia l’Istituto con la circolare n. 95 del 2 luglio 2021. Avvio del processo di dismissione del PIN INPS in favore dei nuovi strumenti di identificazione digitale (SPID, CIE e CNS)
1. Premessa L’Istituto, con la circolare n. 87 del 17 luglio 2020, in linea con le disposizioni del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale” (c.d. decreto Semplificazioni 2020), ha comunicato che dal 1° ottobre 2020 non rilascia più nuovi PIN, per favorire il passaggio verso gli strumenti di autenticazione previsti dal decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’Amministrazione Digitale), per l’accesso ai servizi web della pubblica Amministrazione, ossia il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), la Carta di Identità Elettronica (CIE) e la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). L’impiego di tali strumenti per la gestione dell’identità digitale offre maggiori livelli di sicurezza di accesso e il vantaggio di utilizzare una sola identità digitale per potere interagire con tutte le pubbliche Amministrazioni, con i soggetti privati aderenti e, in base alle disposizioni del Regolamento (UE) n. 910/2014 (Regolamento eIDAS), per l’accesso ai servizi in rete delle pubbliche Amministrazioni dell’Unione europea. Ai fini dell’attuazione dell’articolo 64, comma 3-bis, del decreto legislativo n. 82/2005, i PIN già rilasciati dall’Istituto alla data del 1° ottobre 2020, rimasti in vigore nel periodo transitorio, devono essere dismessi entro il30 settembre 2021 (cfr. l’art. 24, comma 4, del D.L. n. 76/2020).
2. Piano di transizione. Per assicurare una più graduale transizione dal PIN verso l’utilizzo di credenziali SPID, CIE e CNS, l’accesso tramite PIN ai servizi online con profili diversi da quello di cittadino non sarà più consentito a partire dal 1° settembre 2021. Pertanto, al fine di non interrompere gli adempimenti connessi alla propria attività lavorativa, gli utenti che operano in qualità di intermediario, azienda, associazione di categoria, pubblica Amministrazione, professionista esercente l’attività di medico o di avvocato, ecc., dovranno dotarsi di una credenziale SPID di livello non inferiore a 2 o della CIE (con relativo PIN) o di una CNS entro il mese di agosto 2021. L’Istituto si riserva la possibilità di inibire progressivamente l’accesso attraverso il proprio PIN agli utenti che risultano già dotati di una delle credenziali sopra citate (SPID, CIE e CNS).
3. Informazione all’utenza. L’Istituto avvierà una campagna di comunicazione per informare l’utenza dell’evoluzione in atto e, in particolare, delle modalità e dei termini del passaggio dal PIN alle credenziali SPID, CIE e CNS, che saranno resi noti sul sito Inps e sui social network, presso gli intermediari autorizzati e gli stakeholder dell’Istituto.
Quindi a partire dal primo settembre 2021 il codice PIN INPS non sarà più utilizzabile per accedere ai servizi online dell’Istituto e si dovranno utilizzare SPID, CIE e CNS validi fra l’altro per tutte le amministrazioni pubbliche, La circolare raccomanda che per non vedere interrotti gli adempimenti connessi alla propria attività lavorativa, gli utenti che operano:
- in qualità di intermediario,
- azienda,
- associazione di categoria,
- pubblica Amministrazione,
- professionista esercente l’attività di medico o di avvocato, ecc.,
dovranno dotarsi, a loro scelta, entro il mese di agosto 2021, di
- una credenziale SPID di livello non inferiore a 2 o
- della CIE (con relativo PIN) o
- di una CNS
L’Istituto sottolinea anche si riserva la possibilità di inibire progressivamente l’accesso attraverso il PIN INPS, agli utenti che risultano già dotati di una delle credenziali sopra citate (SPID, CIE e CNS). Si ricorderà che INPS aveva adottato il sistema di identificazione degli utenti con codice PIN dal 2012 , quando ha iniziato ad offrire sul web l’intera gamma di servizi e di prestazioni sia assistenziali che previdenziali. Successivamente ha consentito l’accesso alle proprie piattaforme con i nuovi strumenti di autenticazione previsti dal codice dell’amministrazione digitale ultimo dei quali SPID , che dal 2016 ad oggi ha ormai raggiunto una ampia diffusione. Dal 1 ottobre 2020 non sono stati più rilasciati nuovi PIN come illustrato nella circolare 87 2020. Per continuare ad accedere ai servizi INPS online anche dopo il primo settembre 2021 quindi, per chi non ne fosse ancora dotato è necessario procedere alla richiesta del proprio SPID o della CIE oppure della CNS .